Le aziende superstar stanno disperatamente diversificando, esplorando nuovi mercati e nuovi territori. È essenziale per la loro sopravvivenza o può danneggiare la performance complessiva? Investigator analizza i pro e i contro dell’apertura di nuovi rami di attività.
Luglio 2028, ore 8.00. Alexa ti scuote e conferma che il drone di Amazon ha appena consegnato la tua colazione. Balzi fuori dal tuo letto Samsung, riempi la tua valigetta Google, fai una call veloce e poi ti sbrighi per prendere il tuo volo per Parigi di Uber Airlines. Hai giusto il tempo per dare un morso alla tua mela Apple…
Le società Superstar stanno diversificando. Amazon ha iniziato vendendo libri, estendendosi in quasi tutti i settori della distribuzione, si è ulteriormente diversificata nel settore della TV e, cosa ancora più redditizia, è ora la principale piattaforma di cloud computing del mondo. Apple si è trasformata da hardware per computer alla telefonia, ai servizi di streaming e alle produzione di programmi. Samsung vende polizze vita, Google è impegnata nello streaming di video e crea pubblicità, Sony produce film, e la lista continua.
La capacità di esportare con successo il proprio modello di business in nuovi settori è una delle caratteristiche distintive di una superstar company. Le aziende di successo, come le persone di successo, hanno una forte fiducia nel proprio genio e le superstar spesso sono caratterizzate da una certa “arroganza”. La maggior parte di esse crede che l’innovazione, la mentalità imprenditoriale e lo spirito unico che li ha resi dominanti in un settore possano essere trasferiti in un altro. Spesso hanno ragione.
La concorrenza di altre superstar nonché la minaccia di imprese più nuove e agili favorisce una cultura di “adattamento o morte” cosi come la convinzione che qualsiasi impresa, se si ferma, possa essere destinata all’estinzione. Le superstar restano ai vertici perché non si adagiano mai sugli allori.
Le lezioni della storia
Un’analisi dei fallimenti aziendali recenti fornisce numerose prove a sostegno di questa teoria. Blackberry, Blockbuster e HMV non sono mai riusciti a superare i limiti dei loro prodotti principali e ne hanno quindi pagato il prezzo. MySpace e Monster non sono riusciti a trovare un modello in grado di convertire le idee e la tecnologia innovative in profitto e successo aziendale. Le vere superstar sono riuscite a cambiare col passare dei tempi e ad adattarsi alle nuove tecnologie e alla domanda dei consumatori. Non accettano di fermarsi.
Per avere successo bisogna imparare a fallire
Come ha osservato Jeff Bezos, fondatore di Amazon, “Amazon effettuerà sperimentazioni di business ad un livello compatibile, per una società delle nostre dimensioni, con l’eventualità di affrontare fallimenti anche multimiliardari”. Le superstar hanno le dimensioni, le risorse e i fondi per sperimentare e la “scala” per riprendersi se tali esperimenti non andassero in porto; a volte si tratta dei prodotti giusti nel momento sbagliato. Il Betamax della Sony, il Newton della Apple e il Bob della Microsoft erano tutti prodotti estremamente innovativi che non sono riusciti a trovare un mercato, probabilmente perché il mondo non era ancora pronto.
A volte, anche le società più grandi si sono avventurate in mercati in cui i marchi dominanti erano troppo forti (qualcuno ricorda la Virgin Cola? Pensavamo di no). La forza delle superstar è che si possono permettere di fallire e spesso possono trasformare il fallimento in successo – ad esempio, parte della tecnologia dell’Apple Newton è riaffiorata dieci anni dopo nell’IiPad.
La concorrenza continua a rafforzare le superstar aziendali
Cosa succede quando una superstar entra in un settore di mercato occupato da un’altra? Il leader di mercato è costretto a difendere il proprio territorio, il che può portare a conflitti, guerre sui prezzi e a una rapida innovazione di prodotto e servizi. Spesso i consumatori sono i vincitori finali di queste dinamiche – Netflix sta difendendo la sua leadership nel mercato dei contenuti televisivi da una serie di contendenti di alto profilo producendo una programmazione innovativa vincitrice di Oscar. A volte ci sono vittime, ma c’è spazio per più di una superstar nello stesso settore; il mercato della telefonia mobile ha spazio per Apple, Samsung e altri, tutti possono realizzare profitti competendo per l’innovazione di prodotto e fidelizzazione del marchio.
La sfida dell’investimento
Gli investitori si sentono spesso nervosi quando le aziende si avventurano in un nuovo mercato rischiando un fallimento, soprattutto se è una società di alto profilo e riceve pubblicità negativa. Ma forse non dovrebbero farlo. Le aziende che hanno paura di fallire, quasi certamente finiranno per farlo. Al contrario, ci sono momenti in cui un’azienda superstar scopre che l’esplorazione di nuovi pascoli sta assorbendo la sua energia a scapito dell’attività principale, e ciò preoccupa le figure chiave della società. Il monitoraggio continuo della fattibilità finanziaria dell’impresa, l’impegno dei manager più senior, l’attenzione commerciale possono contribuire a evidenziare eventuali segnali che non tutto stia andando per il verso giusto.
Se consideriamo in modo specifico i titoli tecnologici, questi ora rappresentano circa il 25% del valore totale del mercato azionario americano, che è vicino al picco raggiunto nella bolla tecnologica delle cosiddette dotcom. In caso di aumento dei livelli di concentrazione, gli investitori passivi potrebbero incorrere in un rischio superiore a quello che veramente percepiscono. Uno scoppio improvviso della bolla delle Superstar potrebbe lasciare gli investitori molto vulnerabili rispetto alle loro posizioni in portafoglio.
Quindi, una domanda da porsi è se un’azienda superstar stia cogliendo l’opportunità del momento o se stia invece azzardando troppo rispetto alle proprie possibilità. In BNP Paribas Asset Management, analizziamo questi business da tutti i punti di vista, osservando eventuali segnali di un’ambizione che eccede le capacità, oltre alle potenziali opportunità di profitto. Prima di investire, cerchiamo di sviscerare tutti gli aspetti non soffermandoci solo sui titoli di giornale ma cercando di scoprire gli aspetti positivi e i punti critici. È un approccio che dovrebbe, a nostro avviso, fornire rendimenti sostenibili a lungo termine per i nostri clienti.
Le società summenzionate hanno esclusivamente scopo illustrativo, non sono intese come sollecitazione all’acquisto di tali titoli e non costituiscono una consulenza o raccomandazione all’investimento
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